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La sardana
La sardana
La sardana, il ballo tradizionale catalano,
con la sua apparente semplicità di forma e con le
sue rigide regole di gruppo regala un’immagine singolare
della Catalogna, un'immagine simbolica e molto poetica
con questo ballo che si balla in cerchio, un simbolo
solare, la domenica, sulle piazze. Questo ballo
può sembrare semplice, ma non lo è, perché si tratta
in realtà di una complicata sequenza precisa di
passi e si basa sull'accompagnamento della cobla,
complesso di 11 strumenti (fabiol, tenores, tambori,
fiscorns, tribles, tromba, trombone, contrabbasso)
capaci di esprimere emozioni contrastanti, forti
e lente, dolci e appassionate. Ciascun villaggio
o ciascun quartiere cittadino ha il proprio gruppo
di ballerini di sardana accompagnati dalle cobles.
I diversi gruppi si sfidano in duelli di destrezza
durante tutte le domeniche estive. Ogni settimana
un paese invita e sfida suonatori e ballerini di
altre località della regione. Nelle feste di
El Vendrell e di Valls gli uomini formano
i famisi Castells, aududaci piramidi umane.
Le
origini di questo ballo non sono precise. Alcuni
sostengono che abbiamo origini greche, dal periodo
in cui i greci avevano colonie commerciali in questa
zona. Altre sostengono che il ballo venne importato
dalla Sardegna solo nel quindicesimo secolo, dopo
che il Regno di Aragona occupò la Sardegna,
da cui il nome. Comunque sia, questa caratteristica
danza, si è sviluppata soprattutto nel XIX
secolo, durante la Renaixença (il periodo
d'oro di Barcellona e della regione conosciuti come
Rinascimento Catalano), diventando poi il
simbolo nazionale dell'identità di questa regione.
I Catalani, a differenza degli spagnoli o
Castigliani, sono molto più patriottici, tengono
molto a far risaltare le loro differenze e la loro
cultura, crocevia di passaggi storici molto importanti.
I
catalani prendono la loro danza nazionale seriamente
(non è una danza accompagnata da risa o urla). Durante
il franchismo non solo era proibito l'uso del catalano
a Barcellona e in Catalogna, ma era proibita anche
la sardana, che era ritenuta un'incitazione alla
ribellione. Per questo motivo, è una danza cosi
sentita e popolare, che vuole rappresentare lo spirito
indipendente di questa regione autonoma.
La sardana è vista quindi come una danza libera
e di libertà, spirituale, che vuole unire le persone.
Gente diversa, per estrazione sociale o razza, danza
insieme, unita, con le mani protese verso l'alto.
L'unico scopo, è quello di dimostrare l'orgoglio
di essere Catalani, senza badare a tutte le differenze
personali. Oggi, questa danza antica, è rimasta
un punto di forza dell'ospitalità Catalana. Non
c'è un paese di questa regione, in cui nei periodi
di festa nelle piazze, non si trovino centinaia
di persone impegnate in questa coreografia.
A
Barcellona venne eseguita
anche per l'apertura delle Olimpiadi del 1992 e
tutt'ora, si balla ogni domenica, davanti alla
Cattedrale di Santa Eulalia. Sempre a Barcellona,
vi è un monumento, chiamato proprio “Monumento
alla sardana”, che si trova sul Montjuic,
esattamente nei giardini del Mirador de l'Alcalde.
Questo monumento, da una rappresentazione figurata
davvero bella di questa danza, si rimane ad osservarlo
per molto tempo, perché da veramente l'idea di unità
e uguaglianza.
Chi capita in queste zone nei mesi estivi, potrà
vedere una rappresentazione di questa danza, durante
le Feste Majors e Fuochi di Sant Joan. Oltre
allo spettacolo pirotecnico, si potrà assistere
dal vivo a questa danza. Si hanno 2 tipi di sardana,
la sardana corta e la sardana lunga
di stile più moderno. Tradizionalmente, si balla
alzando la braccia, in seguito si formano dei cerchi
che mano a mano che si uniscono altre persone, diventano
sempre più grandi. Quando il cerchio è diventato
troppo grande, se ne formano altri e cosi via. Ogni
cerchio, ha un “capo” che coordina e gestisce i
movimenti dei partecipanti, che devono essere precisi.
Vi sono poi altre regole, come il fatto di non potersi
intromettere tra un uomo e la donna verso destra,
oppure di non danzare se non si è in grado, in quanto
un passo sbagliato può creare scompiglio in tutto
il cerchio. Tutto ciò, dimostra come questa danza,
dal carattere davvero semplice, in realtà nasconde
delle modalità e delle regole precise.
Anche l'abbigliamento, è studiato; un costume
tradizionale di solito bianco con una cintura
nera legata in vita, anche se oggigiorno solo durante
eventi particolari si vedono persone abbigliate
in questo modo, altrimenti si può danzare anche
vestiti normalmente.
La musica che accompagna il tutto, detta cobla,
è di solito suonata con strumenti a fiato e un tamburo
e vi sono bande specializzate che si occupano solamente
di accompagnamento a questa danza. Nei paesi più
piccoli e ad alto contenuto folcloristico, si potrà
assistere ad una Sardana più vera e tradizionale.
Non sono pochi infatti i villaggi Catalani che propongono
manifestazioni in cui la Sardana è assolutamente
la protagonista.
Questa danza è molto diversa dalle altre
danze spagnole.
Siamo abituati al
flamenco,
simbolo della Spagna intera, una danza passionale
e caliente che rappresenta molto bene questo solare
paese. La sardana, invece non ha nulla di caliente
e a prima vista poco rappresenta questa nazione
da tutti conosciuta come una terra intensa e calda.
La sardana, con la sua semplicità di forma e con
le sue rigide regole di gruppo regala un'immagine
singolare della Catalogna, un'immagine simbolica
e molto poetica.
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