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Eccovi di seguito una introduzione all'economia spagnola, con indicazione dei diversi settori. La Spagna ha passato lunghi anni di isolamento politico e culturale a causa della dittatura franchista, in tempi recenti i paese ha avuto un grande sviluppo economico, orientandosi fortemente al futuro. Purtroppo la crisi economica ha fermato la crescita anche in Spagna, speriamo che le misure adottate dall'attuale governo riescano, a costo di inevitabili sacrifici, a rimettere in carreggiata il paese. D'altra parte la Spagna, nonostante la crisi, ha una posizione di rilievo in molti settori innovativi come le energie rinnovabili, il farmaceutico, la bio-tecnologia, i trasporti e le piccole e medie industrie di alta tecnologia, ottime basi da cui ripartire.

 

Settore primario: l'agricoltura in Spagna ha dovuto fare i conti con l'aridità del territorio e del clima, dal punto di vista naturale, e con l'eccessivo frazionamento della proprietà, dal punto di vista storico. La cerealicoltura fornisce frumento, mais, orzo, riso e segale ma i rendimenti non sono alti. Ottimi sono i raccolti di patate. Molto celebri ed importanti le coltivazioni di vite e e ulivo. La Spagna si colloca difatti al terzo nel mondo per la produzione di vino, contendendo all'Italia il primato nella produzione di olio d'oliva. Nelle zone dell'altopiano spagnolo dove sono state realizzate imponenti opere irrigue e nelle pianure costiere del Mediterraneo, sono diffuse le colture ortofrutticole, in particolare la coltivazione degli agrumi. Importanti sono anche le coltivazioni di fichi, mele, pere, banane, datteri e mandorle. Tra le colture industriali primeggiano la barbabietola da zucchero e il cotone; diffuse sono le colture del tabacco, della canna da zucchero e del luppolo. Celebri sono le serre di Almeria che producono milioni di tonnellate di frutta e verdure che vengono esportate in tutta l'Europa ed in altre parti del mondo.

Patrimonio forestale: la Spagna vanta un buon patrimonio forestale, soprattutto nella zona settentrionale (Sistema Cantabrico, Pirenei), che fornisce legname e sughero.

Allevamento: molto praticato su tutto il territorio, nella Meseta in particolare, diffusissimo è quello ovino, per il quale la Spagna si colloca al secondo posto in Europa. In fase di potenziamento sono l'allevamento bovino e suino. Una forma di allevamento tipica è quella dei tori da combattimento, diffusa nelle zone di Siviglia e Salamanca.

Attivissimo è il settore della pesca, che alimenta numerose industrie conserviere.

Rilevanti sono le risorse minerarie, in particolare minerali di ferro, piombo, zinco, piriti, mercurio; cospicua è la produzione di salgemma e sale marino, mentre le riserve carbonifere e la produzione petrolifera sono limitate e del tutto insufficienti alle necessità interne.

 

Industria: è una componente fondamentale nell'economia del paese e copre praticamente tutti i settori produttivi. La siderurgia si concentra nelle Province Basche, in Catalogna (acciai speciali), nelle Asturie, mentre la metallurgia è diffusa sul territorio e lavora oltre ai minerali locali, anche prodotti di importazione. Varie sono le raffinerie di petrolio, ubicate nei centri costieri; uno sviluppo notevole ha avuto il settore meccanico, rivolto soprattutto alla costruzione di autoveicoli, aerei, costruzioni navali e ferroviarie (Barcellona, Madrid, Siviglia, Bilbao, Saragozza). Grande espansione ha avuto il settore chimico, che fornisce buone produzioni di acido solforico, fertilizzanti azotati, materie plastiche. Sviluppata è anche l'industria tessile, in particolare quella cotoniera, il settore dell'abbigliamento, del cemento, della carta, del vetro, le manifatture di tabacchi e l'industria alimentare (zuccherifici, birrifici, stabilimenti lattiero-caseari, conservifici, oleifici).

 

Servizi: società spagnole sono leader mondiali, quali Iberdrola, aziende tecnologiche quali Telefonica, Abengoa, Movistar, Gamesa, Indra, Hisdesat, costruttori di treni come il CAF, Talgo, multinazionali come l'azienda tessile Inditex, le compagnie petrolifere come la Repsol, le sei maggiori società infrastrutture di trasporto e il mondo sono spagnoli come Ferrovial, Acciona, ACS, OHL e FCC.

Una risorsa fondamentale è costituita dal turismo, che riesce in gran parte a colmare il deficit della bilancia commerciale. La Spagna è celebre a livello turistico per le bellezze naturali ed artistiche, l'ottima la gastronomia, celebre l'accoglienza e la voglia di divertirsi del popolo spagnolo

 

Riforme economiche e liberalizzazioni: la Spagna, grazie alla spinta delle liberalizzazioni dei governi Aznar prima e Zapatero poi è riuscita a raggiungere tassi di crescita economica superiori al 3,5 per cento annuo. A partire dal  2011 il paese è entrato sempre più profondamente in un periodo di crisi e il mercato immobiliare, fondamentale in passato per la crescita economica e la riduzione della disoccupazione, è diventato un punto di debolezza. Elementi di debolezza strutturale della Spagna: la crescita economica è fortemente legata all'edilizia e al mercato immobiliare (15% dell'intera economia) e questo rappresenta un fattore di rischio notevole. La propensione a investire in sviluppo e ricerca è bassa. Il legame tra mondo industriale e bancario è troppo stretto e rischia di creare distorsioni.


 

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