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La Popolazione in Spagna
Negli ultimi 150 anni la Spagna ha avuto un notevole sviluppo demografico che ha fatto raddoppiare la popolazione, anche considerando il notevole flusso emigratorio diretto prima verso l'America Latina e poi verso l'Europa, l'America del Nord e l'Australia. L'emigrazione fu favorita da un lentissimo sviluppo industriale e agricolo.
La distribuzione della popolazione non è uniforme. Con lo sviluppo industriale le città sono andate via via ingrandendosi e per contro le campagne sono andate spopolandosi. L'urbanizzazione ha prodotto un forte cambiamento socio-economico a cui gli spagnoli non erano abituati.
Etnicamente in Spagna esistono quattro grandi gruppi a cui la costituzione del 1978 ha riconosciuto ampia autonomia linguistica e culturale: i catalani, i baschi, i gaglieghi e i castigliani. Questi ultimi vengono identificati con gli spagnoli propriamente detti, i catalani hanno invece parecchie affinità con le popolazioni del sud della Francia. Del ceppo catalano fanno parte anche i sottogruppi valenzani e delle
Baleari(esiste anche una
piccola comunità catalana in Italia, più precisamente nella città sarda di
Alghero).
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I baschi sono invece di origine incerta. Due erano le opinioni al riguardo, una li vedeva come una popolazione proveniente dagli urali, e l'altra vedeva invece la loro origine nel continente africano. Una terza ipotesi le vede come popolazione autoctona dei Pirenei. I gaglieghi della Galizia sono di origine celtica e hanno analogie con diverse popolazioni come i bretoni e gli irlandesi.
Esiste anche una comunità di Gitani, una popolazione indoeuropea che intorno al XIII secolo si stabilì nella penisola iberica, particolarmente in
Andalusia. Oggi contano una popolazione di circa 500 mila individui con le loro tradizioni e costumi molto marcati rispetto al resto della popolazione.
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