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Natale in Spagna
Natale in Spagna
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Natale in Spagna
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Tradizioni di Natale in Spagna
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Presepi in Spagna
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Mercatini di Natale in Spagna
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Gastronomia e prodotti tipici del Natale in Spagna
In Spagna, le celebrazioni per il Natale
iniziano l'8 Dicembre con l'Immacolata Concezione e si protraggono fino al 6
gennaio.
Già da novembre le strade delle città spagnole iniziano ad addobbarsi e si
respira un'aria che lascia presagire l'arrivo del Natale.
Qui le tradizioni abbondano, infatti gli spagnoli, un po' come gli italiani
tengono molto a festeggiare il Natale in modo molto vistoso e tradizionale.
In Spagna la celebrazione del Natale è particolarmente sentita, tanto che
non vi è nessuna città dove le strade non sono colorate e addobbate e nelle case
non manca mai il Presepe.
Ma andiamo con ordine...
L'8 dicembre, si festeggia l'Immacolata, famosa la celebrazione di
Siviglia nella stupenda
Cattedrale.
Il 22 dicembre, è il giorno della famosissima Lotteria di Natale,
avvenimento molto importante che contribuisce alla creazione dell'atmosfera
natalizia. L'estrazione inizia la mattina presto e viene trasmessa dalle
emittenti radiofoniche e televisive, la lotteria è tra l'altro un grande
successo economico e moltissimi sono i biglietti venduti.
Il primo numero estratto, detto “El Gordo” (il grasso) distribuisce
considerevoli somme di denaro ai fortunati proprietari del biglietto vincente.
La tradizione nata nella seconda metà del 1700, affida da più di 200 anni il
compito di estrarre i biglietti vincenti agli alunni del collegio di San
Ildefonso di
Madrid.
Il 24 dicembre, si celebra la vigilia di Natale: “Nochebuena”,
in questa serata gli spagnoli usano riunirsi per celebrare la cena più
importante dell'anno. La tradizione vuole che ci si riunisca a casa dei nonni.
La cena, è molto abbondante e si mangiano piatti davvero deliziosi e
tradizionali, che variano a seconda del posto, e sono ad esempio: mariscos,
cordero, pavo, jamòn, vino, cava, ed altre specialità della cucina spagnola, con
una particolare attenzione ai dolci.
Durante la notte si ascoltano o vengono cantati i villancicos, ovvero i
canti natalizi spagnoli.
Finita la cena, che di solito si protrae fino a tardi, avviene lo scambio di
doni, che però a differenza nostra, non sono regali consistenti, ma dolci o
caramelle.
I doni veri e propri, in Spagna, vengono scambiati il 6 gennaio.
A mezzanotte, è tradizione assistere alla Messa del Gallo che,
secondo la tradizione, fu il primo con il suo canto ad annunciare la nascita di
Gesú.
Il 25 dicembre, "Navidad", si festeggia con un banchetto simile a
quello della sera prima. Le pietanze classiche del pranzo di Natale spagnolo,
sono l'escudella y carn d'olla, una zuppa di verdura e carne e il tacchino con
frutta glassata al forno. I dolci tipici sono il torrone e il Polvorones,
preparato con limone, cocco e caffè.
Una curiosità, una volta nei Pirenei le massaie preparavano dei panini speciali
a forma di sassi, li coronavano di alloro e li facevano benedire il 25 dicembre
in memoria della lapidazione di Santo Stefano.
Le celebrazioni, continuano il 28 dicembre, il giorno de Los Santos
Innocentes, durante il quale è d'obbligo prendersi in giro e scherzare.
Senza allentare le abbuffate e l'atmosfera festosa, arriva il 31 dicembre:
"Nochevieja", l'ultima notte dell'anno.
Come in Italia, questa festa, di carattere pagano, ha delle tradizioni
assolutamente da rispettare, come ad esempio mangiare “las uvas de la suerte”,
cioè 12 acini d'uva inghiottiti uno dopo l'altro allo scoccare degli ultimi
secondi che indicano la fine dell'anno.
La leggenda narra che nei primi del 900', a causa di
una abbondante produzione di uva, i viticultori, nel tentativo di disfarsi
dell'eccedenza, inventarono che consumare questo frutto a fine anno avrebbe
portato fortuna.
Altra tradizione, è quella di brindare anche dopo la noche loca, come viene
soprannominata dagli spagnoli. Il brindisi, avviene spesso con il Cava,
lo spumante nazionale prodotto principalmente in
Catalogna.
Prima di andare a dormire, si usa mangiare cioccolata calda con i famosissimi “churros”.
La sera di Capodanno, si usa solitamente
mangiare in casa e poi tutti in piazza ad aspettare l'inizio del nuovo anno con
brindisi per strada ballando e divertendosi a suon di musica. Particolare
l'attesa del nuovo anno a Madrid,
dove le campane e l'orologio della piazza di Sol danno il benvenuto all'anno
nuovo in un tripudio di baci e abbracci. Davvero stupenda la Nochevieja nella
capitale spagnola incantatrice e cosmopolita, che in quei giorni si trasforma in
uno spettacolo di luci, fuochi artificiali e manifestazioni musicali.
La sera del 5 gennaio viene organizzata una sfilata nella quale si
esibiscono “Los Reyes Magos”, che in tutte le città termina davanti alla
sede comunale.
I re magi, attraversano il centro cittadino su elaborati carri allegorici e
distribuiscono dolcetti ai bimbi.
Il 6 gennaio solitamente è il giorno dei regali, come in Italia, la
tradizione vuole che se i bambini che sono stati bravi durante l'anno ricevano
regali. Se invece si sono comportati male, ricevono carbone.
I bambini delle campagne, lasciano dietro la porta di casa le pantofole riempite
di biada per i cammelli dei Magi che lasceranno i doni.
Nelle celebrazioni natalizie spagnole i Re Magi svolgono un ruolo di
primo piano, più o meno come succede con Babbo Natale in altri paesi.
Il Día de Reyes, i Re Magi portano regali ai bambini spagnoli così come,
secondo l'opinione comune, li portarono al neonato Gesù. È in questo giorno che
si mangia il famoso “Roscòn de Reyes”, uno dei dolci più antichi di queste
feste.
Il 7 gennaio le festività terminano e si torna alla normalità, sicuramente
con molta nostalgia... ma iniziano "Las rebajas", ossia i saldi, e
si scatena di nuovo l'inferno. Una curiosità: presso "El Corte Inglés", una
catena di grandi magazzini si possono riconsegnare i regali e ricaricare una
"carta regalo" del prezzo dell'oggetto da spendere durante i saldi, e figuratevi
c'è chi restituisce il capo e lo ricompra una volta scontato!
Pochi paesi, possiedono cosi tante tradizioni sia dal
punto di vista delle usanze e del
folclore, sia dal punto di vista gastronomico.
Chi ha la fortuna di “fare un giro” in Spagna nel periodo natalizio, potrà
davvero vivere appieno questa atmosfera ricca di partecipazione, calore e
serenità.
Chiara Lanari
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