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Storia della Spagna
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La leggenda di El Cid
Campeador
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L'Impero
coloniale spagnolo
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La Spagna
Musulmana
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La Reconquista
in Spagna
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La Guerra di
Spagna
I primi abitanti furono i celtiberi, nati dalla fusione tra celti e iberi. Sulle coste del Mediterraneo, doopo il 1100 a.C. i fenici e i greci fondarono le loro colonie. Verso il III sec. a.C. inizia la
dominazione di Cartagine della parte orientale della Spagna. Nel 201 a. C. i Romani sottomettono la Spagna nonostante le resistenze interne. Dissoltasi la potenza Romana sono i vandali che ad invadere il paese, seguiti poi dai visigoti che penetrano in Spagna nel 412.
I visigoti instaurano una monarchia cattolica a partire dal re Recaredo (589), monarchia che sarà distrutta dagli arabi nel 711. Il Califfato dura fino al 1031. Ad esso fa seguito la
Reconquista, con la creazione di stati cristiani e dal 1085 (presa di Toledo da parte di Alfonso VI) al 1248 (presa di
Siviglia da parte di Ferdinando III), i musulmani vengono respinti fino nel regno di
Granada, e cacciati definitivamente ad opera dei re cattolici, Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia (sposi nel 1469). |
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Il XVI sec. è l'apice della monarchia spagnola, con le conquiste coloniali in America. E' il momento degli Asburgo, Carlo I, imperatore come
Carlo V nel 1519, incorpora nei propri domini i territori austriaci degli Asburgo, mentre Filippo II eredita il Portogallo (1580). La Spagna è una vera potenza economica e militare.
La Spagna impero eterogeneo sta iniziando però a perdere il suo equilibrio e la sconfitta dell'Invincibile Armada (nel 1588) prelude alla decadenza, segnata in modo definitivo dalla perdita del Portogallo che avviene nel 1640. L'estinzione della casa degli Asburgo consente l'ascesa di Filippo IV di Borbone, nipote di Luigi XIV. In realtà prima dell'imporsi dei Borboni si era scatenata la cosiddetta guerra di successione di Spagna (1701-1716), quando la Castiglia, sostenitrice dei Borboni, si scontrò con l'Aragona sostenitrice degli Asburgo. Vinsero i castigliani ed i Borboni iniziarono a governare la Spagna in maniera centralizzata.
Carlo III (1759-1788), despota illuminato, fu il più brillante rappresentante della dinastia Borbone.
Nel 1814 i Borboni, cacciati da Napoleone I, che impose come re suo fratello Giuseppe (1808), sono restaurati in seguito alla guerra di indipendenza. Ferdinando VII, sostenuto dall'intervento francese nel 1823, imposta una monarchia assoluta e perde le colonie d'America.
Seguono la regina Isabella (1833-1838) che deve lottare contro i carlisti, sostenitori di suo zio Carlos che alla fine viene infine sconfitta; il regno di Amedeo I, molto breve, solo tre anni a partire dal 1870 e nel 1873 fu proclamata la repubblica.
La Prima Repubblica spagnola fu proclamata l'11 febbraio del 1873 ma durò meno di un anno e vide eletti ben 4 Presidenti. La debolezza con la quale nacque il regime causò con rapidità la restaurazione dei borboni. Un'insurrezione carlista è repressa, ma con un nuovo colpo di Stato il figlio di Isabella, Alfonso II (1874-1885), viene infine proclamato re. La
mancanza di una borghesia che sostenesse il sistema è uno dei motivi della restaurazione.
La reggenza di Maria Cristina (fino al 1902) e il regno di Alfonso XIII che seguono sono contrassegnati da disordini. La Spagna perde Cuba, le Filippine e Porto Rico, alla fine della guerra contro gli Stati Uniti (1898); si sviluppano movimenti anarchici e nazionalisti (Paesi Baschi, Catalogna).
Si definisce Restaurazione borbonica il periodo che va dalla fine della Prima Repubblica Spagnola alla proclamazione della Seconda Repubblica nel 1931. Questo periodo è caratterizzato da una certa stabilità istituzionale, dal modificarsi dello stato in senso liberale e dalla rivoluzione industriale.
Nel 1923 Primo de Rivera instaura la prima dittatura, con un colpo di Stato con l'appoggio della maggioranza e dei militari. Dopo l'intensificarsi della crisi economica nel 1929, la repressione violenta del malcontento degli operai e degli intellettuali, l'attacco alla dittatura è inevitabile. Le elezioni amministrative del 1931 vedono la nascita, il 14 aprile della Seconda Repubblica Alfonso XIII abbandona la Spagna.
Nel febbraio 1936 il Fronte Popolare vince le elezioni, ma a luglio la rivolta del generale Franco segna l'inizio della guerra civile spagnola, un dramma per tutto il popolo spagnolo. La guerra terminaa con la vittoria dei franchisti. Francisco Franco, el caudillo, capo di Stato a vita, governa con un partito unico ed anche il potere legislativo è lasciato ad un assemblea non eletta.
La guerra civile spagnola viene considerata da alcuni come il preambolo alla seconda guerra mondiale, come terreno di confronto tra le principali ideologie politiche del periodo che sarebbero entrate in conflitto di li a poco: il Fascismo e la Democrazia liberale.
Durante la seconda guerra mondiale, la Spagna rimane in posizione di non belligeranza. Nel 1969 Franco sceglie Juan Carlos di Borbone come successore.
Dopo la morte di Franco (1975), Juan Carlos I, che si oppone nel 1981 a un tentativo di colpo di Stato militare, da avvio alla democratizzazione del paese, aiutato dal governo di centro prima e da quello socialista poi. Il passaggio dalla dittatura allo stato socialdemocratico è pacifico. Le prime elezioni generali dopo la dittatura si tengono nel 1977. Vince l'Unione di Centro Democratico (UCD), partito di Adolfo Suárez.
Nel 1978 la nuova costituzione,
approvata con il referendum,
ristabilisce le istituzioni rappresentative e crea 17 comunità autonome nelle regioni del paese. Nel 1982 la Spagna aderisce alla NATO e nel 1986 il paese, con la conferma del referendum, aderisce alla CEE.
Negli anni '80 il trionfo elettorale del PSOE, porta al potere il primo governo socialista, presieduto da Felipe González. Nel 1996 sconfiggendo il partito socialista operaio PSOE appunto, il partito popolare (PP, destra), guidato da José Maria Aznár, vince le elezioni. Quattro anni dopo, nell'aprile del 2000, Aznar rivince, ottenendo la maggioranza assoluta contro il fronte delle sinistre unite. Dopo una recrudescenza del terrorismo basco, nell'agosto 2002 a
Pamplona viene chiusa la sede nazionale del Batasuna, braccio politico dell'Eta. Nel 2004, tre giorni prima delle elezioni, alcuni attentati a
Madriduccidono circa 200 persone. José Luis Rodríguez Zapatero diventa presidente del governo mentre María Teresa Fernández de la Vega, diventa la prima Vicepresidente donna del Governo Spagnolo. Il governo vede lo stesso numero di uomini-donne come ministri.
Il matrimonio del principe Felipe con la giornalista Letizia Ortiz Rocasolano è una delle notizie dell'anno e nell'ottobre del 2005 nasce la figlia Leonor. La nascita riapreo un dibattito sulla riforma della Costituzione circa la possibilità di una femmina di salire al trono anche in presenza di fratelli minori maschi.
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