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La sfida Italia Spagna
La Sfida Italia Spagna
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Situazione economica in Spagna dal 2008 al 2012
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Problemi settore
immobiliare
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Crescita economica in Spagna
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Costo
della vita in Spagna
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Economia della Spagna
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Classe
politica spagnola
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Politica in Spagna
Vi proponiamo di seguito un articolo che fotografa la
rivalità tra Italia e Spagna nel tempo, a partire dal 2007, quando la classifica 2007 di Eurostat sulla ricchezza
pro-capite innescò la querelle tra Italia e Spagna sull'avvenuto sorpasso,
o meno, della Spagna a danno del Belpaese. Si diceva che anche se il sorpasso non c'era stato, il sorpasso ci sarebbe
stato a breve. Crescendo l'economia
spagnola ad un ritmo doppio di quella italiana, si pensava che sarebbe bastato poco tempo prima che le
cifre, a prescindere dal metodo adottato per calcolarle, confermassero il sorpasso
(anche per il nel 2008 si prevedeva all'epoca una crescita del 3% nonostante la crisi dei
mutui e la contrazione nel settore dell'edilizia, settore trainante
dell'economia spagnola). Le cose poi non sono andate così, a confermare come le
previsioni degli economisti non ci azzecchino quasi mai. Dopo un decennio di
grande crescita economica, dal 1998 al 2008, la crisi economica ha
progressivamente contagiato l'Europa e la Spagna non ha fatto eccezione. Leggi
Situazione economica in Spagna dal 2008 al 2012.
Ciò che più colpisce, a parte i dati, è l'immagine speculare che si è data dei due paesi, la
percezione che italiani e spagnoli hanno di loro stessi: se la Spagna difatti è
dipinta e percepita come un paese in ascesa, dinamico e determinato, l'Italia è
un paese apatico e depresso e gli italiani sono “tristi e arrabbiati” (come ci
ha definito il New York Times).
Per adesso abbiamo perso la sfida nel "PIL pro capite a
parità di potere d'acquisto", che vuol dire che, se si rapporta la
ricchezza per abitante a quello che con quella ricchezza si può comprare, si
realizza che uno spagnolo pur non producendo più PIL di un italiano,
con meno ricchezza può comprare molte più cose. Qualche esempio di
costo della
vita in Spagna.
A prescindere dal metro di valutazione, dal sorpasso nel “PIL pro capite a
parità di potere d'acquisto” (dichiarato da Eurostat) ma non nel “PIL pro capite
assoluto” (dichiarato dalla Banca Mondiale e dal FMI), ognuno può scegliere i
suoi personali criteri per valutare se l'Italia sia meglio, e in Italia si stia
meglio, rispetto alla Spagna.
La variabile Pil pro capite, pur significativa, è un fattore non sufficiente a
spiegare il presunto sorpasso; a nostro parere altri sono i fattori da prendere in
considerazione: le aspettative della gente, le infrastrutture, il senso civico
delle persone, la capacità di attrarre studenti stranieri delle università, la
qualità dell'istruzione, la produzione artistica…
Molti obiettano che la Spagna ha sfruttato per la
propria crescita i fondi comuni della Comunità Europea, fondi a cui ha
contribuito molto meno di altri paesi, tra cui l'Italia. E' vero, ma certo i
fondi europei sono stati utilizzati bene, tra l'altro anche per una fortissima
promozione turistica.
Del resto anche la Spagna ha elementi di debolezza strutturale, come una
crescita economica troppo legata all'edilizia, che pesa per un 15% dell'intera,
una bassa propensione agli investimenti in ricerca e sviluppo (come l'Italia),
un'inflazione molto alta e
una rischiosa connessione tra il mondo bancario e quello industriale. C'è chi
presagisce il disastro, ovvero lo scoppiare della bolla speculativa immobiliare
per la crisi dei mutui. Leggi in tal senso il nostro articolo “Problemi
del settore immobiliare spagnolo”.
Resta certo che la Spagna non è la terra promessa, potrebbe però insegnarci
qualcosa, soprattutto in tema di infrastrutture, energia pulita e
liberalizzazioni...
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