Segovia è una città medievale,
tra le più belle e spettacolari città della
Spagna. Se
state pensando ad un viaggio breve, anche solo di un
fine settimana dalla vicinissima Madrid (distante circa 82 km e solo 30 minuti via treno dalla capitale),
un viaggio a Segovia diventa ideale destinazione. Una
città brulicante di cultura ed arte, scelta dall'UNESCO
come sito Patrimonio di tutta l'Umanità. La sua omonima provincia è parte delle
nove che compongono la comunità autonoma di Castilla y León
ed è delimitata a nord da
Burgos
e Valladolid,
Ávila
ad ovest, a sud da Madride Guadalajara e Soria
ad est. La città è inoltre situata in un'altitudine che varia da
750 metri a nord-ovest ai 2.430 metri dell'area del Peñalara.
Il visitatore al suo arrivo si trova di fronte ad una delle più
antiche città della Spagna, posta lungo il percorso principale
del Camino de
Santiago, quello
che si dirama da Madrid. Percorrendo le sua antiche strade si
può apprezzare di persona l'entità del suo patrimonio storico,
con una grande concentrazione di edifici come l'Acquedotto
romano, la Cattedrale,
l'Alcazar,
le Mura,
la chiesa di San
Martino, la chiesa della Santissima
Trinità, la chiesa di San Juan de los
Caballeros, il
Monastero di San
Antonio e il Real Monastero del Parral,
la chiesa di San
Esteban, la
chiesa di San Millan,
San Justo,
quella di Vera Cruz,
l'Antica Sinagoga,
il Convento dei
Carmelitani Scalzi,
il Santuario di
Nostra Signora della Fuencisla
e tanti tanti altri.
Segovia vive
oggi delle essenze della
tradizione castigliana,
nobile, potente e un po' austera. Il centro storico è originario del XI
secolo, lo si trova sul lato sinistro del fiume Eresma.
Fuori dalle mura, la città medievale
è invece cresciuta verso est, oggi il centro commerciale e d'affari. La
maggior parte della moderna crescita urbana si è verificata dopo la
guerra civile spagnola,
ma le sue origini sono ben più antiche: nel luogo
dove oggi sorge l'Alcazar
esisteva un tempo un insediamento di origine celto-iberica, che durante
il periodo romano apparteneva alla giurisdizione della Colonia Clunia Sulpicia.
É emblematico il fatto che ne i Visigoti né i Mori
abbiano lasciato tracce nella città e questo porta alcuni a sostenere
che essa sia stata abbandonata dopo la conquista araba della Spagna e ripopolata solo come parte della
Reconquista,
verso la fine del XI secolo. É infatti dopo la conquista di Toledo
da parte di Alfonso VI
di León e Castiglia, che il
Conte Raimondo di Borgogna,
attraverso il ripristino della arcidiocesi di Pierre de Agen,
iniziò il ripopolamento di Segovia nel 1088 (con cristiani del nord
della penisola e al di là dei Pirenei). La posizione nelle
rotte della transumanza
resero Segovia un importante centro di commercio per la lana e in generale dei manufatti tessili (la cui esistenza è documentata sin
dal XII secolo). Alla fine del medioevo la città viveva il suo periodo
di massimo splendore, grazie anche alla sviluppo della comunità ebraica
residente.
Il suo momento di grande prosperità e
splendore si concluse un po' bruscamente nel 1521 con la sollevazione
popolare dei Comuneros, guidata da Juan Bravo. Inoltre,
c'è anche da considerare il fatto che
il centro di gravità economica in Spagna si era già spostato verso sud
in direzione della
Andalusia e di Sivigliain particolare. Nonostante il
suo declino come centro di potere, sia riuscita a mantenere un notevole
stato di conservazione dei suoi monumenti più caratteristici. Oggi, se
non fosse per le migliaia di turisti che attrae e il patrimonio mondiale
presente, sarebbe poco più che una città di mercato, un capoluogo di
provincia con meno di 60.000 abitanti.
Consigliamo
in particolare la visita a tre monumenti
di grande interesse storico e architettonico. Il primo è l'Acquedotto
romano, costruito
probabilmente nel I secolo per portare l'acqua dal Rio Frio alto
nella Sierra.
La leggenda dice che fu costruito durante la notte
dal diavolo, a causa di una giovane del posto, che divenuta così stanca
nel prendere acqua dal fiume gli aveva venduto la propria anima in
cambio. Leggende a parte, è questo il monumento più emblematico di
Segovia e il più importante esempio d'ingegneria civile romana in
Spagna: ha dell'incredibile pensare che nessun legante lo tiene in
piede, non cemento, no malta, niente. La sua intera lunghezza è di 800
metri e 30 metri è la sua altezza. Un gioiello architettonico di oltre
2000 anni.
L'Alcázar è l'altro grande sito
d'interesse di Segovia. Risalente
almeno al XII secolo, ma rimaneggiato, ampliato, bruciato e ricostruito
più e più volte. Il grande castello-fortezza di Segovia è immediatamente
riconoscibile da chilometri di lontananza. Vi viveva
Isabella la Cattolica nei
giorni della sua proclamazione a regina, che qui ricevette anche Cristoforo Colombo
per i ben noti finanziamenti necessari alla sua avventura
transatlantica. Sorge su una rupe rocciosa sopra la confluenza dei due
fiumi della città e ci sono anche evidenze archeologiche che
suggeriscono l'utilizzo del sito sin dall'epoca romana come
fortificazione. All'interno si possono visitare la sala del trono
e la torre principale, per godere dello splendido panorama.
La Cattedrale di Segovia è situata in
un angolo della Plaza Mayor, stagliata imponente su tutta la
città. Venne costruita per sostituire un tempio romanico bruciato nel
1520 durante la guerra dei Comuneros. I
lavori della cattedrale attuale iniziarono nel 1525, per cui lo stile è
oggi visibile è quello tardo-gotico. Per il suo colore chiaro e la
riverenza suscitata viene chiamata la "Dama" delle cattedrali spagnole.
Sono veramente tante le attrazioni della
città, tutte da non perdere. Consigliamo anche una visita alle vicine
miniere di Segovia, il più antico
edificio industriale ancora in piedi in Spagna e uno dei più antichi
stabilimenti di produzione meccanizzata ancora presenti nel mondo.
Il giro turistico si allevia di puri momenti
di relax, soprattutto se legati alla gastronomia locale.
Consigliamo in particolare i ristoranti presenti nelle vicinanze
dell'acquedotto, tra cui il ben noto Mesón De Candido, sotto gli
archi (ma non è per tutte le tasche). Le specialità culinarie di Segovia
sono gli arrosti castigliani,
specialmente il lechazo,
l'agnello da latte, e ancora di più, il cochinillo
(maialino da latte, arrostito lento). Altri piatti d'interesse sono la
sopa castellana,
una zuppa di pane aglio, conosciuta in tutta la Spagna, ma qui cucinata
al suo meglio e servita con i judias liebre,
fagioli in umido con lepre, o Trucha Segovia,
la trota. Tra i dolci si consiglia di non perdere il
segoviano ponche.
Tra i vini
non mancate di provare i due 'denominaciones de origen': Rueda denota solitamente un vino bianco,
spesso leggere e fresco da bere. Ribera del Duero
produce i migliori rossi, bevuti giovani o maturi. Un altro luogo di
produzione a Segovia è
Valtiendas.