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Guida delle città della
Spagna
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Ronda
Ronda - Informazioni e piccola guida di Ronda
Ronda è una cittadina
spagnola in Andalusia,
parte della provincia di
Malaga. Viene chiamata la “città dei castelli” che ha
ancora oggi delle mura ben conservate, difesa da un'Alcazaba (cioè, una
cittadella fortificata), così come le porte di accesso alla città. La
Porta Almocábar che risale al secolo XIII
e che è un punto di accesso al lato sud della
città, la Porta Carlos del secolo XVI e la
Porta Exijara da cui si accede al quartiere ebraico.
Vicino all'attuale Ronda
esistette nell'antichità una città chiamata Acinipo, che, 9
secoli prima di Cristo, fu frequentata da mercanti Fenici e fu un
importante centro di commercio; è l'attuale Ronda la Vecchia, fra
le cui rovine possiamo ancora oggi vedere una parte di quello che fu un
teatro. L'attuale Ronda, Arrunda, il lingua celtiberica, a pochi
chilometri di distanza dalla precedente, fu chiamata Runda dai
greci e Munda dai romani. Durante il periodo musulmano dal 711 al
1485, Ronda, fu un importante centro militare detto Medina al Runda
e grazie alla sua privilegiata posizione resistette, in diverse
occasioni, forti attacchi cristiani e fu necessaria una lunga serie di
false manovre per spingere il capo arabo dei difensori, Hamet el
Zegrì, ad una uscita che, grazie ai 40.000 soldati cristiani e alla
loro artiglieria, terminò con la resa. Quando il principe Giovanni,
figlio di re cattolici, si sposò con una Margherita d'Austria, Isabella
e Fernando gli regalarono la città. Da allora il suo territorio
montagnoso di difficile accesso è stato per molto tempo un centro di
addestramento militare per proscritti.
Oggi Ronda è una città di quasi 37.000
abitanti, gente accogliente ed amabile; un centro commerciale in una
zona eminentemente agricola in una città dal grande passato, piena di
case e palazzi che fanno sfoggio di stemmi di nobili famiglie. La sua visita non deluderà chi si avventuri
nelle sue strade. La più notevole particolarità di ronda la grande
parete naturale che si trova fra la pianura su cui fu costruita la città
e la valle sottostante; la gente del posto la chiama "la scarpata" ed è
realmente un colossale precipizio, che in certi punti raggiunge
un'altezza di più di 300 m.
La storia della città è antica e aristocratica
e la sua posizione la rese inespugnabile per le truppe
cristiane fino al 1485. Ronda si arrampica
sulle rocce ai due lati di una gola che divide la parte aristocratica,
più storica, dalla parte a sud edificata con la
Reconquista.
La gola è attraversata da tre ponti, il Ponte Arabo
costruito nel secolo XIV, il Vecchio Ponte
costituito da un arco di 10 metri di larghezza e il Nuovo
Ponte del secolo XVIII che in alcuni punti ha
98 metri di altezza e 70 di lunghezza, si erge dal fondo della gola.
Il centro storico ha un'atmosfera colma di
fascino legata più al mondo arabo. Esempi dell'architettura civile sono
il Palazzo Mondragón,
il Palazzo del Marchese di Salvatierra
e la Casa del Moro; il primo edificio fu residenza di re
musulmani e cristiani e ora è un'interessante
museo archeologico, nel secondo si può notare un balconcino in ferro
battuto nel tipico stile plateresco di Ronda e il
terzo, con decorazione in stile gotico e giardini pensili.
All'interno
della cittadella la Chiesa Espiritu Santo
in stile gotico rinascimentale e la Chiesa
Santa Maria la Mayor, in cui soffermarsi. Fu edificata per volere
dei Re Cattolici nel 1485 e i lavori non furono terminati fino al secolo
XVII, la ragione anche dei diversi stili presenti. Sono bene conservate
le colonne gotiche delle tre navate, nonostante il terremoto del 1580
che provocò gravi danni. Il Coro Rinascimentale è l'opera più
interessante della chiesa.
La presenza della dominazione
araba è testimoniata dal minareto che fu parte di una
moschea edificata nel secolo XIII, nel luogo in cui sorgeva un tempio
romano. Il minareto fu poi trasformato in campanile. Altro segno del
passaggio moresco sono i Bagni Arabi (foto a
destra) del secolo XIII ancora visibili e ben conservati.
Per chi ama la natura è da visitare il
Parque Natural de la Sierra de Las Nieves che ha una duplice
bellezza, le sue montagne e il sottosuolo carsico. Un insieme
affascinante di profondità spettacolari come
La Honda e GESM (ad una profondità di 1.100 metri) o gole
(come quella di La Caina, con una profondità di oltre 100 metri).
Un panorama mozzafiato si presenta con boschi di abeti spagnoli in una
superficie di 2.000 ettari, vegetazione d'alta montagna (ginepri, savin
ginepri e roverelle) e inoltre nella zona intermedia, vegetazione della
foresta mediterranea (lecci e pini d'Aleppo). Non è da meno la fauna che
è molto varia, con lontre, stambecchi, caprioli e daini, e uccelli
rapaci come l'aquila del Bonelli, l'aquila minore, l'aquila reale e il
falco pellegrino. Una boccata d'aria fresca in un luogo paradisiaco. |