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Eccovi un gustoso assaggio di Spagna, i piatti da non
perdere!
Sono diversi i piatti che meritano un assaggio una
volta giunti in Spagna, ma restringendo il cerchio ve ne sono alcuni, a seconda
della regione in cui vi trovate, ai quali non potete dire di “no” per poter poi
dichiarare di aver veramente assaporato la cucina spagnola.
La paella in primis è uno dei piatti più
noti della cucina spagnola che troverete ovunque andiate. La vera ricetta, però,
è originaria di
Valencia,
e prende il nome dal contenitore in cui viene cucinata, detto appunto
“paella” in valenciano. Di questo semplice piatto a base di riso e zafferano
esistono svariate versioni che prevedono l'aggiunta di verdure, carne o pesce (o
tutti gli ingredienti insieme). Tradizionalmente viene servita nello stesso
recipiente in cui viene cucinata, guarnita con degli spicchi di limone.
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La paella nasce come piatto della cucina popolare
nelle campagne della Comunità
Valenciana dove veniva preparata con gli avanzi a disposizione e
mangiata la domenica all'ora di pranzo. Oggi è uno dei piatti più noti tra i
turisti (guiri) ai quali viene servito quasi sempre di sera e con ricche
quantità di carne, pesce e crostacei, accompagnato spesso da una caraffa di
sangria.
Se invece vi trovate nell'estremo nord-ovest della
Spagna, in Galizia, potrete gustare un
delizioso e tenero pulpo a la gallega. Piatto semplice e poco elaborato,
consistente in polpo accompagnato da delle patate, il tutto spolverato di
peperoncino, con un po' di olio d'oliva e sale grosso. Il trucco sta nel
cucinarlo a sufficienza da rendere la carne del polpo veramente morbida. La
pietanza viene servita a fettine su un piatto di legno, accompagnato di solito
da vino bianco.
Questa semplice ricetta, ormai diffusa in tutta
Spagna, viene chiamata anche
Pulpo á feira, proprio perchè originariamente
si trattava di un piatto da mangiare durante le feste (da qui il nome á feira).
Altra ricetta molto popolare sulle tavole spagnole è
il cocido madrileño, piatto a base di ceci e diverse carni e insaccati di
maiale (chorizo, morcilla, hueso de jamón), un tempo
principale fonte di calorie e proteine nella dieta quotidiana. Tipico della
cucina di Madrid, esso deriva da
una antica ricetta ebraica che si preparava il venerdì in una pentola chiusa per
rispettare il sabbath, poiché si lasciava cucinare tutta la notte per
essere servita il giorno dopo senza dover accendere il fuoco e rispettare così
il riposo religioso. Con la cristianizzazione a questo piatto venne aggiunta
anche la carne di maiale. Spesso si serve in qualità di secondo piatto,
anticipato dal brodo che si è ricavato dalla cottura del cocido con il
quale si prepara una zuppa di fideos (una sorta di spaghetti corti). A
seconda della ricetta vi si possono trovare aggiunte diverse verdure, tra cui
carote, patate, cavolo o fagioli. E' frequente trovare il cocido tra i
piatti serviti nel menù del martedì all'interno dei ristoranti.
Un piatto simile lo potete trovare anche al nord,
nelle Asturie, dove una ricetta tipica
è appunto la fabada asturiana. Si tratta di una zuppa di fagioli che
vengono cucinati con differenti tipi di carni provenienti dal maiale. Il nome
deriva dai fagioli e dalle fave che in asturiano vengono chiamati “fabes”
e che per questa ricetta vengono utilizzati ricorrendo, nello specifico, alla
varietà nota come “fabes de la granja” (difficile da trovare fuori dalle
Asturie). La fabada è un piatto tradizionale dal sapore piuttosto forte.
Scendendo verso la calda Andalusia potrete trovare ristoro in un fresco piatto (o
bicchiere!) di gazpacho. Svariate sono le versioni anche di questa
ricetta che consiste, in poche parole, di una zuppa fredda a base di verdure
tritate o frullate (solitamente pomodori, cetrioli, cipolle e peperoni). Le sue
origini sono contadine, infatti in antichità veniva comodamente
portato nei campi dentro a otri e gustato sul posto dai lavoratori che ne
traevano benefici in quanto semiliquido, rinfrescante e gustoso. Nei
ristoranti spagnoli viene passato al mixer e guarnito con
verdure, pane tostato o fritto e uova sode, tutti a cubetti; spesso
vengono aggiunti anche cubetti di ghiaccio, per esaltare la particolarità
di questo piatto, ovvero la sua freschezza.
E quale migliore conclusione se non a base di dolci.
Due tra i tanti che meritano di essere assaporati sono i
churros e la crema catalana.
I primi li potrete trovare ovunque nelle immancabili
bancarelle disposte lungo le strade, in particolare durante le feste, nelle
piazze e nei mercati. Si tratta di una semplice pastella fritta spolverata di
zucchero e spesso servita insieme al cioccolato caldo, in particolare le
domeniche d'inverno e la mattina di Capodanno dopo una nottata di divertimenti.
La crema catalana, come già svela il nome, è un dolce
tipico della Catalogna consistente in
una soffice crema a base di latte, uova e zucchero, ricoperta da un sottile
strato di zucchero caramellato che crea un velo croccante da spaccare col
cucchiaino.
E ora non vi resta che programmare la prossima vacanza
in Spagna e farvi consigliare dalla gente del luogo per trovare i migliori
ristoranti dove assaggiare queste specialità.
Laura Moretuzzo
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