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Toledo
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Da vedere a Toledo
Da vedere a Toledo
Come abbiamo anticipato prima Toledo è città facente parte del
Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Per iniziare la visita della città si può
percorrere la strada panoramica oltre il fiume Tago. E' attivo
anche un trenino turistico che parte ogni ora da Piazza Zacodover e
attraversa il centro, esce dalle mura, oltrepassa i ponti dell'Alcantara
e di San Martin offrendo vedute mozzafiato su tutta la città. Dopo
questo assaggio panoramico si può passare alla visita a piedi ai
monumenti.
I monumenti della città sono molti e
tra di essi merita una menzione la bellezza della fortezza di Alcazar,
sede dell'accademia militare, che durante la guerra di Spagna
fu teatro di sanguinosi scontri, quando gli allievi ufficiali
dell'esercito si schierarono con gli insorti franchisti resistendo
all'assedio dell'esercito regolare.
Gli altri monumenti importanti sono la
piazza Zocodover che era un antico mercato nel periodo Arabo e la
cattedrale in stile Gotico. Partendo dalla Piazza Zocodover si
percorre la pittoresca e medievale Calle del Commercio che si apre
improvvisamente nella piazza dove si trovano il Municipio e l'imponente
Cattedrale. La Cattedrale di Santa Maria di Toledo,
chiamata anche Catedral Primada del Toledo con la sua maestosità
domina dall'alto il centro storico della città ed è la sede
dell'Arcidiocesi di Toledo, la data d'inizio della sua costruzione è il
1226 ed è considerata il massimo esempio di arte gotica in tutta la
Spagna. |
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La Cattedrale è molto ricca e sontuosa
all'interno, in particolare la pala dell'altare in marmo e la cappella
che custodisce l'ostensorio fatto con 18 Kg d'oro e oltre 100 Kg
d'argento. Nel giorno del Corpus Christi l'ostensorio viene portato in
processione nelle vie della città.
Altra visita da non perdere quella del
monastero de San Juan de los Reyes.
Nel periodo della dominazione Musulmana la
località divenne famosa per la grande tolleranza religiosa perché gli
ebrei, i Cristiani e i Musulmani convivevano pacificamente. Tuttavia
tale tolleranza durò solamente fino al 1492 quando gli ebrei vennero
espulsi dalla città. Come testimonianza di quel periodo sono rimasti
diversi monumenti religiosi come la Sinagoga (Sinagoga di Santa Maria
la Bianca e la Sinagoga del Transito), la Moschea ed il ghetto
ebraico, dove si trova anche la casa museo di El Greco.
La Sinagoga di Santa Maria la Blanca,
successivamente convertita (dopo la cacciata degli ebrei) in chiesa
cattolica è un edificio risalente al XII secolo. Uno dei particolari più
interessanti di questo edificio è il contrasto immediato tra le pareti
esterne, modeste e umili e il lusso a cui ci si trova di fronte una
volta entrati, come a significare che non importa l'esteriorità, quanto
l'interiorità sia delle cose, che delle persone. Nel complesso,
l'architettura dell'edificio influenzo nei periodi successivi anche le
altre sinagoghe della penisola.
Un altro edificio che vale la pena visitare è
la Sinagoga del Transito situata nel quartiere tradizionalmente
ebraico della città e nel quale, a partire dal 1964 è stato insediato il
Museo Sefardì. Costruita tra il 1356 e il 1357 come tempio ebraico,
subisce lo stesso destino della Sinagoga di Santa Maria la Blanca,
diventando un luogo cristiano con il nome di Chiesa di San Benito.
La Moschea del Cristo della Luce è una
delle moschee risalenti al periodo musulmano (venne costruita nel 999)
che si sono meglio conservate fino ai giorni nostri. Questa moschea è
particolarmente interessante dal punto di vista architettonico, visto
che il suo stile è il
mudejar, ovvero, quel particolare stile
architettonico adottato dai musulmani che vivevano in terre cristiane,
infatti in esso si fondono elementi di tipo cristiano-ispanico (fusione
di stili romanico e gotico) a elementi tipicamente islamici. La
particolarità del mudejar è che non esiste un unico mudejar
per tutta la Spagna, ma lo stile varia da regione a regione e gli
studiosi ancora oggi sono indecisi se definirlo uno stile arabo con
influenze cristiane e viceversa.
Chi ama l'arte a Toledo può trovare
molte opere del pittore Domenico Theotocopulos chiamato El
Greco (1541-1614) che passo a Toledo gli ultimi 37 anni della sua
vita.
Uno dei capolavori di El Greco è custodito
nella Iglesias de Santo Tomè a cui si arriva percorrendo la stretta
calle de la Trinidad.
Toledo è famosa da centinaia di anni per la
produzione di oggetti in acciaio e in particolar modo, nel passato, per
la costruzione di spade. Questa tradizione era stata importata
dai Paesi Arabi ed è ancora attuale.
Ancora al giorno d'oggi la città produce
coltelli ed altri oggetti in acciaio.
Durante una visita a Toledo non può mancare
però anche il tempo dedicato allo shopping. Per questo le zone
più consigliate sono il Barrio de Santa Teresa e il Barrio de
Santa Maria de Benquerencia entrambi nella zona nuova, dove la
maggior parte dei negozi offrono articoli di moda e abbigliamento. Se
invece lo scopo dello shopping è trovare qualche oggetto di artigianato
in particolare non c'è nulla di meglio di una passeggiata per le vie del
centro storico di Toledo, particolarmente nella Plaza de Zocodover
proseguendo per la Calle Comercio fino ad arrivare al quartiere
ebraico percorrere la Calle de Santo Tomé e la Calle de San
Juan de Dios, dove poter approfittare sia di scorci affascinanti,
misteriosi e ricchi di storia dei numerosi vicoletti che si aprono ai
lati del cammino, sia dei numerosi negozietti di antiquariato, prodotti
tipici e gastronomia e artigianato locale.
E se dopo lo shopping vogliamo sederci al
tavolino di un bar per bere qualcosa, nessun problema, sia nel centro
storico che nella zona nuova (soprattutto nel Barrio de Santa Teresa
e nel Barrio de Santa Barbara), numerosi sono i locali che
accompagnano al bicchiere di vino o alla caña (birra alla spina)
le tapas, deliziosi spuntini sempre più varii ed elaborati che
vanno dalla bruschetta alla paella, agli assaggi di formaggi e salumi
tipici.
Per
mangiare le proposte sono
molte. I caratteristici ristoranti offrono a pranzo
menù a prezzo fisso a 10 euro. Per un pranzo più
raffinato ne spenderete sui 25.
Anche di notte è facile trovare qualcosa da
fare a Toledo, soprattutto a partire dal giovedì sera quando le strade e
i locali iniziano a farsi più animati. Ancora una volta il Barrio de
Santa Teresa e la vicina Plaza de Cuba offrono numerosi
locali di tendenza frequentati da giovani. Se invece si preferisce
restare nel centro storico la maggior parte dei locali notturni si trova
nella Calle Alfileritos, che offrono generi e musiche diverse,
dalla musica pop, al jazz, al rock alternativo fino al più tradizionale
flamenco.
Per le festività a Toledo vanno citate:
il Corpus Domini, considerato la festività più importante di
Toledo che ha luogo durante il mese di maggio; le Romeria
della Vergine della valle che ha luogo nel mese di maggio ma è
una festa di soli pellegrini; famosa è pure la Fiesta dell'olivo
che ha luogo durante l'ultima domenica di Aprile in un villaggio
chiamato Mora de Toledo; il festival di San Isidro,
celebrato dal 15 al 18 maggio con danze e processioni religiose; di
antica tradizione sono anche le Fiestas de Danzantes y Pecados in
Comunas; la Fiesta de Amistad in Polan infine che si celebra nel
mese di Giugno.
Il mezzo più rapido e comodo per raggiungere
Toledo da
Madridè il
treno veloce AVE, che
collega le due città in 30 minuti esatti. Il biglietto è meglio
prenotarlo prima online sul sito della Renfe. La stazione ferroviaria è
comodamente collegata al centro dagli autobus.
Per approfondire meglio la storia di Toledo e
dintorni, molto interessanti sono anche le Rutas de Don Quijote,
dei percorsi tematici inaugurati in occasione del quarto centenario
dalla pubblicazione del Don Chisciotte di Miguel De Cervantes che
intendono proporre al turista degli itinerari alla scoperta dei luoghi
dove lo scrittore spagnolo ambientò le vicende del mitico cavaliere
errante e del suo fido scudiero Sancho Panza. Luoghi che nel complesso
degli itinerari del Don Chisciotte, per la ricchezza culturale e
ambientale aspirano a diventare come è già avvenuto alla città di
Toledo, Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, quali mete che da
quattrocento anni fanno parte della memoria della collettività spagnola
e mondiale.
Irene Capizzi e Silvia Niccoli
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