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La lingua spagnola
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Diffusione della lingua Spagnola
Diffusione della lingua Spagnola
▪ La lingua Spagnola
▪ Diffusione della lingua spagnola
▪ Frasario Spagnolo
Eccovi qualche interessante informazione sulla
lingua spagnola parlata fuori dalla Spagna.
Nel 1492, quando Cristoforo Colombo arrivò in America,
il castellano si era già consolidato della penisola iberica, però durante
i secoli XV e XVI si produsse una rivoluzione a livello delle consonanti, che
coinvolse le sibilanti riducendole. Questa fu la varietà di lingua riconosciuta
come el español de America che si arricchì ulteriormente con l'apporto
delle lingue indigene e aborigene dell'America Latina.
A partire dal secolo XVI si impose il termine
español quando si convertì in lingua nazionale, infatti, è nel 1536 che
l'imperatore Carlo I, in presenza del Papa, utilizza per la prima volta
l'espressione lengua española, considerata “tanto nobile che meritava di
essere conosciuta e capita da tutta la gente cristiana in quanto adatta per
parlare con Dio”.
Dal 1492 ad oggi, l'area di diffusione dello spagnolo
comprende la madrepatria europea e le sue ex colonie d'oltreoceano;
complessivamente fanno parte del mondo ispanofono ventisei stati, o realtà
simili a stati localizzati nei cinque continenti; oltre ad essere la lingua
ufficiale della Spagna e di diciannove altri Paesi dell'America Latina e del
Caribe (Messico, Guatemala, Honduras, El Salvador, Cuba, Repubblica Dominicana,
Nicaragua, Costa Rica, Panama, Venezuela, Colombia, Ecuador, Perú, Bolivia,
Paraguay, Uruguay, Argentina, Cile e Porto Rico), è lingua madre in alcune zone
degli Stati Uniti (Nuovo Messico, Arizona, Texas, California e Florida) dove è
anche la seconda lingua principale.
Lo spagnolo si parla pure nelle Filippine, con un
milione e mezzo circa di abitanti, insieme all'inglese e al tagalo, e in
Trinidad, un'isola vicina al Venezuela. Inoltre, se si considera il fatto che
l'isola di Pasqua (la cui lingua nativa è il rapa-nui) è territorio del
Cile, si può affermare che lo spagnolo si parla anche in Polinesia.
Lo spagnolo è anche lingua madre di una moltitudine di
judíos sefardíes discendenti da quelli che furono espulsi dalla Spagna
nel 1492, che vivono attualmente in Turchia, nei Balcani, nell'Asia Minore, nel
Nord Africa, ma anche in Olanda, Grecia, Bulgaria, Yugoslavia, Egitto, Libano e
Siria. Esistono inoltre grandi comunità in Francia, Stati Uniti, Israele e
Messico (Los altos de Guadalajara).
In Africa si parla spagnolo anche in Marocco e in
Sudan da parte della comunità arma, costituita da discendenti di soldati
marocchini stabilitisi in loco nel 1590 che comunicavano tra di loro in
castigliano.
Infine in Oceania cresce di giorno in giorno la
percentuale di hispanoablantes, a causa della presenza di un folto gruppo
di immigrati di origine ispanica.
A livello istituzionale lo spagnolo è lingua ufficiale
delle Nazioni Unite, dell'Unione Europea e di altri Organismi Internazionali.
Secondo quanto afferma Sergio Zamora, studioso di
linguistica contemporaneo, “la lingua spagnola è presente in tutti i continenti,
il che ne fa la terza lingua più parlata al mondo e una delle più estese
geograficamente. Delle circa cinquemila lingue che esistono in tutto il mondo,
lo spagnolo occupa un luogo di privilegio con i suoi circa quattrocento milioni
di parlanti”.
Fonte: H. Berschin, J. Fernández-Sevilla, J. Felixberger, La lingua spagnola:
diffusione, storia, struttura, Firenze, Le Lettere, 1999
Bisogna comunque distinguere la priorità assunta dallo
spagnolo all'interno della sua area di diffusione. Si possono distinguere
quattro profili funzionali a seconda del gradi di ispanizzazione, ossia dalla
proporzione di ispanofoni dispetto alla popolazione residente:
1. Lingua nazionale
o única lengua oficial: si
tratta di stati in cui lo spagnolo è l'unica lingua ufficiale ed è il
principale veicolo di comunicazione. È lingua ufficiale sia negli stati
in cui se ne fa precisa menzione nella Costituzione (Cuba, Guatemala,
Honduras, Nicaragua, Panama, Perú, El Salvador e Venezuela), che in
stati dove non c'è allusione al problema linguistico (Paraguay ed
Ecuador, per esempio). Generalmente si può comunque affermare che in
stati con una percentuale di parlanti superiore al 90%, lo spagnolo è
considerato lingua nazionale.
2. Lingua dominante
o lengua cooficial: è la
situazione che si ha in stati con una percentuale di ispanofoni che
varia dal 50 al 90%, dove lo spagnolo è dominante come lingua ufficiale,
di prestigio e sovraregionale, ma non è considerato in senso proprio,
ossia condivide la situazione di ufficialità con un'altra lingua, nella
quale avviene la stragrande maggioranza della comunicazione personale e
quotidiana.
3. Lingua di minoranza
o lengua minoritaria: questa
situazione si riferisce a casi in cui lo spagnolo è lingua generale di
una popolazione minoritaria e quindi si trova sottomesso alla pressione
di una o più lingua. Negli Stati Uniti ad esempio lo spagnolo è lingua
di minoranza limitata alla comunicazione all'interno di un gruppo etnico
visto che la lingua dominante è l'inglese.
4. Lingua di gruppo:
è la situazione della diffusione dello spagnolo come elemento distintivo
di piccoli gruppi di parlanti, ad esempio gli immigrati in Frangia,
Germania, Belgio, Svizzera e Olanda, oppure per i Sefarditi in Sudan e
per l'Isola di Guam in Asia.
In conclusione, il nucleo del mondo ispanofono è
costituito dalla madrepatria e dalle sue ex colonie americane. Nella madre
patria lo spagnolo è lingua dominante, In America Latina è sia lingua nazionale
che lingua dominante, e perifericamente è lingua di minoranza e lingua di
gruppo.
Irene Capizzi
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