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Si ritorna indietro nel tempo ad Ampurias, un importante sito archeologico situato ella Costa Brava, in Catalogna, nella parte nord orientale della Spagna. In catalano il nome è Empúries e deriva da Emporiae, e cioè 'emporio', o “porto di commercio”. Furono i coloni greci di Focea a fondare l'antica città, nel 575 a.C., ed esattamente nel punto oggi corrispondente a Sant Martí d'Empúries (città vecchia o Palaiopolis). A questo insediamento originario seguì Neapolis, la città nuova, le cui dimensioni si estendevano in un territorio di circa  4 ettari.

 

Nel complesso l'area archeologica è di grandi dimensioni, a testimonianza dell'importanza raggiunta dalla città nell'antichità. Con la dominazione da parte dei Romani, nel periodo successivo ai Greci, l'estensione raggiungeva ben oltre 22 ettari. Fuori il perimetro urbano si trovano ancora oggi i resti delle necropoli fuori dalle antiche mura. Nel medioevo, la posizione costiera e le continue incursioni causò il lento abbandono della città. Fu solo nel XX secolo che vennero iniziati degli scavi archeologici, quelli ufficiali nel 1908 ad opera di Junta de Museus de Barcelona e Emili Gandia i Ortega. Gli scavi sono ancora in corso.

 

Il sito archeologico e le sue preziose testimonianze storiche sono situati a metà strada tra la città di L'Escala e il piccolo villaggio di Sant Martí. Si tratta di un'area di grande importanza per gli studiosi e di continuo interesse turistico; viene indicata come la più occidentale delle colonie greche, rimasta ben conservata come poche altre città antiche. La città nuova, Neapolis, edificata sempre dai Greci, era conosciuta per il suo Tempio di Artemide. Il primo santuario fu edificato fuori dalle mura e probabilmente fu frequentato anche dagli indigeni iberici. Un altro tempio fu edificato al dio patrono della medicina, Asclepio.

La città vecchia (Palaiopolis) fu fondata dai Greci in un luogo già occupato precedentemente da una tribù iberica. Dopo la conquista della Focea da parte degli eserciti persiani di Ciro II la popolazione della nuova città iberica aumentò notevolmente con l'afflusso di rifugiati dalla terra madre.  Nonostante le pressione ricevute da Cartagine, la città riuscì a mantenere il suo carattere indipendente, attraverso accordi di tipo politico e commerciale (come quelli conclusi con la vicina città di Indika o anche località costiere come Massalia (odierna Marsiglia) e Tartessos nell'estremo sud della Spagna, importanti partner commerciali. Vi furono intensi scambi commerciali con Cartagine (si noterà la similitudine delle antiche monete delle due civiltà) e anche con mercanti Etruschi. I Cartaginesi successivamente riuscirono a conquistare la città, durante la prima guerra punica (264-241), insieme a una parte consistente della Spagna.

Con la seconda guerra punica, Ampurias si schierò da subito con Roma, divenendone una fedele alleata e facendo del suo territorio a partire dal 218 una vera e propria base militare dell'Urbe. La Città Nuova divenne centro di commercio per Roma, in quanto i soldati che vi abitavano erano salariati e avevano occasione di condurre opportunità d'affari. A favore della nuova comunità romana furono edificati i templi di Iside e Serapide, nuovi palazzi in cui risiedevano ricchi mercanti ed ex soldati, e nuove mura. Nel secolo II la base militare divenne una vera e propria comunità urbana, con pianta rettangolare tipica delle città romane. Giulio Cesare nel 45 fece arrivare altri coloni, veterani delle sue guerre iberiche, e furono edificati nuovi templi, un anfiteatro, un bagno romano, una palestra e il santuario esistente fu dedicato al culto imperiale. L'anfiteatro e la palestra non erano di grandi dimensioni, ma una variazione del disegno originale (l'austerità era dovuta alla crisi in cui cadde la città, dopo l'anno 70). Nel periodo dell'imperatore Traiano, la città nuova venne abbandonata.

Il declino della popolazione e l'occupazione da parte dei Franchi nell'anno 265 portò alla decadenza  della città. Oscurata dal potere di Tarraco (odierna Tarragona) e Barcino (odierna Barcellona). Alla fine del III secolo divenne una delle prime città in Spagna ad ammettere evangelisti cristiani. In quel secolo, anche la città greca fu abbandonata, mentre la città romana sopravvisse come sede del conio e come sede cerimoniale di una contea costiera, Castelló d'Empúries, fino alle incursioni vichinghe metà del IX secolo.

Nonostante la situazione critica, rimasero alcuni abitanti e la testimonianza di questa presenza è un santuario cristiano edificato accanto all'agorà. La statua di Asclepio fu probabilmente rimossa e protetta proprio in quel periodo ed è oggi ben conservata nel Museo Archeologico di Barcellona. La zona occupata senza interruzioni è la città Vecchia dove attualmente si trova Sant Martí d'Empúries e il porto è ancora utilizzato.

Quello che affascina di questa antica città è la speciali posizione, a ridosso del mare, e quindi il suo intero contesto paesaggistico. I mosaici di Ampurias d'altra parte forniscono una chiara testimonianza della qualità artistica degli antichi abitanti, si noterà in particolare il mosaico con la trascrizione greca perfettamente leggibile di ΗΔΨΚΟΙΤΟΣ  tradotto in 'dolci sogni'. Siamo in un luogo da non perdere!


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