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Minorca
Minorca - Informazioni su Minorca
Minorca, isola del vento, una delle meno caotiche delle
Baleari, un luogo
per molti aspetti incontaminato e con paesaggi meravigliosi.
Le sue spiagge bianche, la natura intatta a ridosso del mare ne fanno una meta
ricercata e rilassante.
La zona a nord dell'isola presenta calette rocciose e un aspetto molto più
selvaggio, mentre quella a sud ha per lo più spiagge bianche e basse.
Minorca, è soprannominata la isla del vento,
proprio perché soffia quasi sempre il vento di tramontana e tante
leggende si narrano sulle sue origini. La bellezza di questa isola, è
che vi regnano tutti climi e i paesaggi possibili; mare e montagne,
colline e pianure, spiagge sabbiose e rocce.
Evidenti reperti archeologici dimostrano che l'isola
fu abitata da antiche popolazioni quali i Greci, i Fenici, i Cartaginesi, i
Romani, i Vandali, i Bizantini e perfino gli Arabi.
Tra i reperti archeologici ricordiamo i (ci sono tro
civiltà. Tra i principali possiamo ricordare le costruzioni sepolcrali simili a
barche rovesciate denominate "Navetas", le "Taulas" dalla caratteristica forma
di "T", probabilmente altari utilizzati per la celebrazione di cerimonie
religiose ed infine le strutture di pietra a forma di torre a pianta rotonda o
quadra , simili ai Nuraghi sardi chiamati "Talayots" destinati ad uso
sepolcrale, abitativo o come fortezza.
I Romani in particolare conquistarono Minorca nel 125
a.C. diffondendo il Cristianesimo e favorendo lo sviluppo dell'agricoltura, il
commercio e le comunicazioni tra le isole, la spagna e l'Italia. Seguì il
dominio dei Vandali, dei Bizantini e poi di Spagnoli e Mori. Nel 1232 Giacomo I
d'Aragona riconquistò Minorca e creò un regno autonomo, affidandolo al figlio
Giacomo. Fu occupata dagli inglesi nel '700, dai francesi a partire dal 1756,
poi di nuovo dagli inglesi, salvo un breve intervallo di 7 anni dal 1782 al 1789
quando l'isola ritornò brevemente alla Spagna. Ritornata per la terza volta agli
inglesi nel 1789 Minorca fu restituita definitivamente alla Spagna nel 1802 con
la Pace di Amiens. Dal 1983 costituisce una
comunità amministrativa
autonoma.
Dal punto di vista artistico ci sono varie località
interessanti da visitare e che
presentano monumenti e musei pregevoli. Vedi i
luoghi da non perdere di Minorca
che meritano una visita.
Per gli amanti della vita notturna molti i locali alla
moda soprattutto nella zona di Maò
e Ciutadella, il cui lungomare la sera si anima di gente e moltissimi sono i
tavoli all'aperto dei bar e dei ristoranti.
Minorca è famosa inoltre per gli spettacoli equestri, i centri di vela e le
bellezze naturali.
Maòè la capitale
con un porto grandissimo, uno dei più grandi del mondo che si apre in un'ampia
baia molto bella. Da non perdere la passeggiata sul lungomare che costeggia il
porto dove tra ristoranti e localini ci si perde in un'atmosfera molto
frizzante. Leggi per approfondire la pagina dedicata al capoluogo
Maò o Mahon.
Molto
apprezzata è anche Ciutadella, cittadina per metà araba e per metà
medievale. Anche Ciutadella possiede una zona portuale molto apprezzata dai
turisti dove non mancano ristoranti di pesce, localini all'aperto e soprattutto
l'approdo per le barche di lusso, meta dei più curiosi. In stile
gotico-catalano è invece la bella Cattedrale e da non perdere una visita al
Castello di San Nicolau...
Altri
luoghi da visitare sono: Es Fornells località molto
piccola e caratterizzata da case bianche e da un porto pittoresco, celebre anche
per il fatto che qui si mangia una deliziosa caldereta de mangosta,
ovvero la zuppa di aragoste, piatto tipico della
cucina minorchina; i villaggi di Alaior e Mercadal;
Binibeca Vell piccole casette bianche in un silenzio intenso in riva al
mare.
Molto bello, è il Monte Toro, il tetto di
Minorca, cosi chiamato perché è la montagna più alta dell'isola, nonostante la
sua altezza inferiore ai 400 metri. Si trova proprio al centro dell'isola e
percorrendo la strada che porta in cima, si trova Es Mercadal,
caratteristico villaggio costellato da abitazioni fatte in pietra. Sul
monte Toro c'è il santuario di Nostra Senyora del Toro; una leggenda narra che
un toro qui sarebbe diventato improvvisamente mansueto per un intervento della
vergine Maria.
Ricordate infine che
Minorca è soprattutto mare e le sue bellissime
spiagge sono tutte
diverse tra di loro, bianche, rosa, nera, romantiche o attrezzatissime,
contornate da boschi di pini o rocce...
Arrivare nelle spiagge è talvolta impresa non semplice
in quanto le strade minorchine non sono sempre facili percorrere e
addirittura alcune spiagge sono raggiungibili solo in barca.
Informazioni pratiche
Il clima dell'isola è tipicamente mediterraneo, con
inverni miti ed estati calde e ventilate, scarse sono le piogge. Da aprile a
ottobre la temperatura varia dai 24 ai 30 gradi.
Shopping: ideali i pezzi di
artigianato
locale, sandali, ceramiche, bigiotteria, argenteria, accessori in
pelle e cuoio.
Come arrivare: in auto o pullman si percorre l'autostrada sino a Barcellona e
successivamente ci si imbarca sui traghetti diretti all'isola. In Aereo sono
attivi voli di linea e numerosi voli charters diretti in estate. In Nave si
salpa da Genova alla volta di
Barcellona e
poi si giunge al porto di Mahón.
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